lunedì 9 dicembre 2013

ciao ciao Autunno


Off. Perché fermarsi a guardare la natura che muta pelle rigenera il corpo e bacia sulla fronte la mente, la benedice e la prepara allo stupore dei sogni che arrivano [anche] ad occhi aperti.


Abbiamo bisogno dei colori autunnali per rievocare sulla pelle il caldo gitano di pomeriggi assolati, trascorsi all'ombra di un olivo secolare, scrutando il mare attraverso i tetti bianchi, bevendo ouzo con ghiaccio. Solo così sarà salva anche l'ultima goccia di vita, la più preziosa, quella che non va sprecata.



L'ordinario e il domestico conservano la magia di un tempo che riposa, ma che è ancora lì, alla nostra portata. Dipende da noi. Questo è il mio capo da mezza stagione, il passpartout per i cambi di vento: la responsabilità che si fa scelta, screziata nell'attimo che fugge - sfuggente, appunto, ma non fuggevole - e ci trattiene con il fiato corto, sempre un passo indietro dal suo effetto, uno in avanti rispetto alla sua causa. Esserci e decidere di restare sono due modi di esistenza complementari, ma non confusi.

Bisogna vivere e poi sorridere...
 
Di noi
Delle nostre foglie scolorite
Dei momenti di passaggio e
dei picchi di attrazione
Di un Autunno da debuttante
a cui è rimasta la voglia
insoddisfatta
di rosso
 
Ed è subito Christmas*
 

Giovanna Jacqueline C.








 

mercoledì 20 novembre 2013

La mappa è il tesoro

La pagina bianca: horror vacui o trampolino di lancio?

Questo silenzio assordante che ha il sapore della neve fresca posata sul manto erboso, là dove il verde sarà più brillante e per prima si poserà la rugiada al mattino, si trasforma per uno scherzo del destino in attesa operosa, brulicante di tetti bianchi e appunti di viaggio. 

Diviene, in un battito di ciglia - perché la prospettiva può ribaltarsi in un'ora -, l'occasione zero da cui reinventarsi un modo di vivere e amare, di gestire gli imprevisti alla guisa di bagagli leggeri in cui riporre fini e strumenti, pensieri nudi da vestire con empatia.

Quando non hai più niente da perdere, se non tempo prezioso, e allora parti, scrivi, viaggi, balli a piedi scalzi sul pavimento ghiacciato di questo Novembre stranamente temperato, che fermo non è.
 
Piuttosto il Medioevo dell'anima prima del...

 
      Rinascimento privato!       
 
E allora sì che danzeremo sui tavoli, come promesso a inizio stagione, ignorando le conseguenze intuibili di un desiderio esaudito perché questo desiderio affonda le radici nel libro con cui mi addormento ogni sera, quello delle famose pagine bianche riempite di tesori viventi.

Federico Fellini un giorno disse:
 
"Non c'è fine, non c'è inizio, c'è solo passione per la vita."
 
 
 
Giovanna Jacqueline C.


lunedì 11 novembre 2013

Ai ...buongiorno inaspettati

 
Toglietemi tutto, ma non gli inizi di un nuovo giorno


Adoro le lenzuola riscaldate dai corpi dopo una notte sotto coperta.
Adoro quella differenza di calore che risale dai piedi, appena li poggi a terra.
Adoro sentirmi custode di un mondo tutto mio, l'Alice della situazione, che non impara mai dagli errori.


 

Ricordo la vestaglia della mamma, rossa e con le gale, nata prima di me ventinove inverni fa, ogni qual volta, con gli occhi ancora vinti dal sonno, recupero la mia veste da camera a quadri neri e gialli, i bottoni biondo miele e la passamaneria semplice ed elegante che ne profila le fattezze francesi.


Un caledoscopio di colori e luci soffuse,
l'abat jour,
il sole che filtra dalle persiane socchiuse,
la tenda in trasparenza e
l'appetito pungente,
il caffè...

 
Percorrere in un silenzio incantato il primo metro quadro di vita a occhi aperti, scricchiolare i mignoli sul pavimento di marmo, risalire con il pensiero alle gambe legnose per la posizione supina (così naturale, così indifesa...), sfiorarsi la pancia e sentirsi piena, ma di spazio, di terra vergine pronta a lasciarsi calpestare di emozioni, sono piaceri di un risveglio che non smette di sorprenderci per la gratuità del suo darsi.
 
Oggi sono qui. 
 
 
Tazza di latte caldo di soia, raccontarsi i sogni e costruirne a quattro mani il proseguo, giocare a essere Freud senza prendersi già troppo sul serio - che il giorno è lungo e capiterà di dover sforzare un sorriso - e lentamente occuparSi.
 
Oggi sono io.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sulla porta di casa, in bilico tra restare (un attimo ancora) e partire, un trillo, il messaggio di un'amica speciale, invisibile ed essenziale, una principessa parigina di quelle che raramente incontri in un'esistenza intera ti saluta e ti riporta nel Tempo. Ora.
 
Buongiorno 'a cuore scalzo', mes amis!
 
 
Giovanna Jacqueline C.

domenica 3 novembre 2013

Tra me e (tra)me

Fili come strade da percorrere con mano interrogante, bramosa, da carezzare lievi ma senza timore. Che tornare indietro si può, a nostro rischio e pericolo, ammesso di sbagliare...
 
 
Se poi si adotta l'errare quale stile a variazione continua, rimanendo funamboli o improvvisandosi sognatori, allora la temibile crisi si trasforma in occasione da ricercare con il sorriso perché "forever is our today" ed è normale sentirsi un po' persi quando si gioca con nuvole dalle forme in divenire.

Gioco con un nome preciso, peraltro, pareidolia (dal greco είδωλον, immagine, con il prefisso παρά, simile), l'illusione subcosciente per cui tendiamo ad attribuire forme familiari a immagini dal profilo casuale.

Accade per i volti umani, capita a volte per emozioni nuove dettate da inizi di cui ignoriamo la possibilità di esistenza finché non vi sbattiamo contro e sentiamo davvero male - o bene? - pur non capendo la fonte del dolore, se il passato già noto oppure l'orizzonte sfumato di un futuro affetto da nostalgia bianco latte.




Nevica sul cuore, l'apparente silenzio è coltre che nutre e lenisce. Sta iniziando la creazione.

Tremula, trema, una trama.


Sunday Morning

 Giovanna Jacqueline C.







 



martedì 29 ottobre 2013

Verde014


A ogni giorno il suo conio, tangibile come il Verde Val Gardena, ricordo frizzante e vivo in questa impressione d'estate che sembra non voler finire mai.
Le temperature ancora calde e avvolgenti, il cuore confuso dal primo soffio di vento, l'anima scalza, ferita, con le sue innumerevoli sfumature di luce e punti di fuga e feritoie, che la proiettano in un silenzio pudico, vergognosamente felice.


Verde Val Gardena

Fermarsi a cogliere il sapore delle verità nude e crude, quelle che fanno accapponare la pelle e che tuttavia ci rendono senzienti, accordati alla strada sotto i nostri piedi, capaci di stare comodi nelle epidermidi fragili, predisposte al rossore, è il primo passo per dare sostanza a giorni strani, precari perché in fondo figli di un mondo dove se hai paura non ami e se non ami non vivi.


Quanta vita, al contrario, in un lembo di roccia scrostata non lo immagina neppure chi non si è mai avventurato lungo il confine incerto dell'indicibile, laddove terra e cielo si sono - per gioco o desìo - incontrati ed è nata la prima storia d'amore ...toujours, sulla piega che unisce e separa, che fa condividere senza confondere.
                                                                                                                 

"Troverà qui le sue perdute parole?" (photo credit e cit. Marco Milanesi)
#toujours
 
 
Il segreto di una relazione duratura e appagante - che sia di passione, amicizia, complicità o affetto verso gli altri, ma partendo dal bene primario verso noi stessi - cresce nella libertà e felicità delle parti in causa, perché la ricchezza di ciascuna di essa non si perda. Come i chicchi della melagrana.
 
 
Una preziosa lezione per l'anima e il corpo...
 

 
 
Giovanna Jacqueline C.
 

 
 
 

giovedì 24 ottobre 2013

Autumn in blossom


Mandorli in fiore nella stagione delle piogge, voglia di profumazioni agrumate che conservino un tocco di estate in queste prime giornate di scorrimento lento e preparazione al gran giorno, qualunque esso sia...


Bouquet gourmand


Un pescatore dei tempi moderni, uno di quelli con coppola e grembiule da chef-artigiano, nelle sue fugaci apparizioni in sala, tra un clafoutis alle prugne e la versione Irish del caffè, mi ha intrattenuta con una quasi banale teoria del 'per sempre', così semplice e intuitiva da averne perso la sensazione reale, avvertibile al tatto. Il per sempre è ora e ogni istante, l'eternità in un battito di ciglia, ma anche l'ordinaria voglia di stare bene nelle nostre stanze disordinate, circondati da oggetti comuni, resi speciali perché accarezzati dalle persone con cui scegliamo di percorrere ancora un tratto di strada, fino a sera, fino a toccare - mano nella mano - le stelle.

Ecco che un tranquillo giovedì d'Ottobre diviene setting rarefatto e sognante per impastare farine, frutta secca ed essenze di mare, mettere il bollitore e caricare un disco di jazz. Intanto cantare.

Proprio come quando eravano piccole gemme appena sbocciate alla vita, macchiati nei nostri grembiuli blu, stanchi e felici all'uscita di scuola, la merenda diviene turning point ricreativo in una routine scandita da impegni fissi (pochi, quelli veri si contano sulle dita di una mano) e lussi semplici (a seconda del nostro margine di fantasia, in ogni caso lavorabile).
 



Dedicare tempo a se stessi e alla crescita personale e professionale, sospendere il giudizio per recuperare energie, in una parola unica, riposare ci rende forse più vulnerabili alle intemperie, ma estremamente più attivi e reattivi verso le strade che ci si pareranno davanti. Alcune le andremo persino a cercare, altre continueranno a braccarci. Non tutte, certo, saranno segnate da indicatori e mappe, a volte ci perderemo e dovremo chiedere aiuto, però le tenteremo.

 
 



 Vi lascio con un assaggio della collezione/colazione di domani,
 
Bon appetit!


sabato 19 ottobre 2013

Le debut

La prima uscita ufficiale... Sono emozionata come nemmeno al primo vero appuntamento, perché a quindici anni la preoccupazione si risolve in una giocosa seduta di trucco con l'amica del cuore - la stessa che ancora oggi mi rimprovera per il make up acqua e sapone a cui non so rinunciare - e si stempera nelle raccomandazioni della mamma moderna, che tutto sa e a volte, forse, avrebbe preferito ignorare.

Il debutto de La Pli come plié nel mondo dei grandi, tra persone che solo a incontrarle ti senti migliore, custodi di un'arte tra le più rare al mondo, quella di pensare, ecco, questo piccolo immenso traguardo andava festeggiato con due righe, bollicine e un nuovo spazio-tempo per noi, voi insieme a me, io a coccolarvi (come mi ha scritto ieri sera una donna pragmatica!) e a condividere pensieri nudi, a vestirli di prosa e poesia, di foto, emozioni, progetti seri.

Si parte proprio da qui: 


Corpi nudi, che pensano. Parole che ne inseguono i pensieri.
Osservatori costretti a diventare lettori.
Quattro città come non le avete mai viste prima.

PENSIERI.NUDI.014


p.s.: "Pensieri Nudi.014" - Prato (tutte le coordinate e i dettagli presto sul blog)