lunedì 9 dicembre 2013

ciao ciao Autunno


Off. Perché fermarsi a guardare la natura che muta pelle rigenera il corpo e bacia sulla fronte la mente, la benedice e la prepara allo stupore dei sogni che arrivano [anche] ad occhi aperti.


Abbiamo bisogno dei colori autunnali per rievocare sulla pelle il caldo gitano di pomeriggi assolati, trascorsi all'ombra di un olivo secolare, scrutando il mare attraverso i tetti bianchi, bevendo ouzo con ghiaccio. Solo così sarà salva anche l'ultima goccia di vita, la più preziosa, quella che non va sprecata.



L'ordinario e il domestico conservano la magia di un tempo che riposa, ma che è ancora lì, alla nostra portata. Dipende da noi. Questo è il mio capo da mezza stagione, il passpartout per i cambi di vento: la responsabilità che si fa scelta, screziata nell'attimo che fugge - sfuggente, appunto, ma non fuggevole - e ci trattiene con il fiato corto, sempre un passo indietro dal suo effetto, uno in avanti rispetto alla sua causa. Esserci e decidere di restare sono due modi di esistenza complementari, ma non confusi.

Bisogna vivere e poi sorridere...
 
Di noi
Delle nostre foglie scolorite
Dei momenti di passaggio e
dei picchi di attrazione
Di un Autunno da debuttante
a cui è rimasta la voglia
insoddisfatta
di rosso
 
Ed è subito Christmas*
 

Giovanna Jacqueline C.