martedì 29 luglio 2014

A Winter Tale

Racconti di inverno e stoffe intessute di sogni ricamati a mano da Donne grandiose. 

"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni"

Dove grandezza è...

Restare a galla sotto un cielo tempestoso di luglio
Mantenere la rotta, navigare...

Non perdere la compostezza di pensiero e azione.

Avere come meta l'estate, sempre e comunque
Averla impressa nel cuore e codificata sotto pelle, per riconoscerla anche a occhi chiusi.

Incantarsi,
Credere a Santa Lucia e alla merenda 
divisa per due o per tre (o forse quattro?)
Intingere il croissant in una tazza di cioccolata calda fumante.
Coccolarsi con il servito buono, quello di porcellana bianca dipinto con minuscoli boccioli di rose rosa, ricordo vivente del nonno e del suo antico mestiere, e ascoltarsi. 

Saper tacere.
Sapersi tacere quando le parole non servono.
O non basterebbero a placare il dolore.
A contenere la gioia.

Lasciarsi aiutare.

Chiedere a se stessi qual è la strada migliore.
Non necessariamente per imboccarla, ma per essere sicuri che c'è e che un giorno la percorreremo. 

Perché non siamo ancora arrivati. 
Perché per scegliere dobbiamo trovare alternative valide e parimenti belle. 
Perché potrebbe volerci anche tutta una Vita, una soltanto.

Allora dobbiamo essere pronti. 


Pronti a rinunciare alle nostre comfort zone e 
ai nostri stati di grazia, 
alla pioggia in autunno e al mare d'inverno, 
alle stagioni come le abbiamo disegnate da bambini, 
ai sensi unici e ai doppi sensi.

Esiste una zona di confine in ognuno di noi, quella tra bene e male, tra essere e apparire, una linea fatta di punti infiniti, di minuscoli passi di danza, di pieghe come fiocchi di neve, uno nato nello spazio-tempo lasciato dall'altro.

Per noi.

Nasce così "A Winter Tale" 
Calendario Eventi Autunno/Inverno 2015 

a cura de La Pli {come plié} per Candy Tales



Giovanna Jacqueline C.

giovedì 10 luglio 2014

Chi ha smarrito il Frangipani?

Un regalo speciale per la suocera della sposa... Perché quando incontri l'uomo perfetto devi rendere omaggio alla donna che per prima ha creduto nel principe che era in lui e lo ha cresciuto nella nobiltà d'animo e nel coraggio di azione.


In questo lontano istmo salmastro 
chi ha smarrito 
il Frangipani, l'elica in fiore o 
l'avvolgersi di un amore perduto?
Forse il poeta del mare
o il pirata dagli occhi azzurri
o la fanciulla che sorride ritrosa.

La scelta de La Pli per questo incarico è caduta su un'essenza esotica e intensamente profumata, il Frangipane, il cui nome si lega ai coloni francesi, che ai Caraibi chiamarono così il fiore, la cui fragranza ricorda il profumo Frangipani, creato nel XII secolo dall’italiano Frangipani.



La signora che scarterà il prezioso involucro, del resto, è una donna energica e solare, sempre in movimento, per la quale la vita ha forme tondeggianti e piene, con colori accessi, cangianti, che spaziano dal bianco al giallo, con punte di rosso, rosa e violetto. Per lei, dunque, un'essenza capace di regalare immediatamente un'immagine semplice, ricca di fascino e allegria.

Tra i molteplici significati attribuiti a questa pianta, inoltre, uno le sarà particolarmente caro. 
Alcune leggende narrano che il fiore del Frangipane abbia il potere di annullare le distanze, proiettando le sue note fiorite oltre lo spazio fisico e avvolgendo chi ne indossa il profumo in un profondo abbraccio ristoratore. 

Un promemoria per le spose d'estate (di quest'anno, ma soprattutto del 2015): 
i bouquet fatti con questi fiori sono di una sobrietà disarmante, 
a tinte forti, ma mai eccessivi. 
Nel Nord Italia è più complicato reperirli o farli arrivare, 
ma con un po' di organizzazione e gli indirizzi giusti 
il modo si trova!

Giovanna Jacqueline C.

mercoledì 9 luglio 2014

White Summer



Il futuro ha le fattezze di una pagina bianca ruvida al tatto, inesplorata ma ben disposta, molto visiva, tangibile, creta tra le mani su cui sperimentare le infinite combinazioni di luce e di ombra.

E' un futuro che non temo e non inseguo, tavola da surf su un mare a cui dedicare i nostri anni migliori, né prima né poi, solo qui e adesso, colpiti in pieno da una valanga di neve al sole.

E vedo tutto bianco di nuovo, 
comprendo che l'aria riempie i vuoti, ma solo per proteggerci, 
che tutto si può rimboccare, 
le coperte e gli amori. I bambini nei loro capelli piumati, sciolti nel vento, corrono a perdifiato sul bagnasciuga, sicuri nelle loro piccole flotte fatte di sabbia e di sale marino.

La perfezione del bianco è la perfezione di quell'estate dell'anima che dura nove mesi, qualsiasi significato possa assumere questo tempo per ognuno di noi.

Per me è la somma dei giorni a cui è legata a doppio nodo la felicità, la pazienza dell'attesa da tempestare di perline, smalti e cristalli. 
E vedo pance sbocciare là dove l'inverno sembrava non voler cedere il passo, capelli color mirtillo riacquistare morbidezza e spessore, amiche crescere, farsi belle, riempirsi di nuove, più consapevoli, rotondità. 

Ecco come la testa ci inganna quando non vogliamo sperare, quando smettiamo di credere, quando abdichiamo a una perfezione che, semplicemente, è insita in ognuno di noi e si chiama lievità.

Questo post è per le mie amiche quasi mamme ...e per chi (madre o no) legge ogni sera una fiaba!
#madewithlove




Giovanna Jacqueline C.