giovedì 24 aprile 2014

Mercoledì di donne belle e sincere, di ballerine, di perle e di candele



Mercoledì di donne belle e sincere, trasparenti come l'acqua incastonata in un ciondolo, bagnate dal sole e baciate da un destino ombreggiato di luci.

Sono le amiche che non ho mai desiderato incrociare, perché credevo esistessero solo nei film, folli e femminili al contempo, capaci di sfornare biscotti e un attimo dopo uscire per strada a sognare su improbabili tacchi a spillo, capaci di commuoversi di fronte al tramonto annunciato e tuttavia restare salde al timone quando la tempesta ormonale è in agguato.

Lisa Verrastro, autrice del blog Lismary's Cottage - dove troverai sempre una cioccolata calda o un tè ad aspettarti, sì, proprio TE - una settimana fa mi ha chiesto di partecipare a questo gioco: scrivere una o più poesie, proprie o altrui, e chiedere a 5 blogger di fare altrettanto. Confesso di non amare questo genere di iniziative, ma a Lisa non potevo dire di no ed, inoltre, sono curiosa di vedere come se la caveranno le amiche a cui accennavo prima.

Cinque donne diverse per indole, scelte professionali e orientamenti cromatici, ma ognuna a suo modo poetica, ovvero:

Valentina Apolloni del blog Petit Bienetre
Tiziana Zanchi di In Cucina da Nonna Titti
Silvia Fagni con la "sua" Our American Life
Erika Firenzuoli del blog Candy Tales
Barbara Mugnai del blog Mugitaly


Infine, doverosamente, la mia poesia preferita, non perché la più bella o ben fatta, anzi, tutto il contrario, imperfetta e acerba come la fanciulla che la scrisse con la spavalderia dei ventanni verdeggianti e pieni di stupore (sì, insomma, lo stupore di oggi solo con qualche ruga di espressione in meno, nda.).


Jacqueline Kennedy

Si tratta di un testo a cui sono particolarmente legata perché racchiude quel che so di (non) sapere della Vita, il motivo che dà sostanza ai miei passi, la melodia per cui sono disposta a 'cadere'. E danzare.

Ognuna assecondando forma e dimensione
rotolando sul pavimento
le piccole pattinatrici
disegnano
cerchi silenziose.
Allora ha inizio l'operazione
lenta e delicata
di chi prova a dare un senso
alla sua vita:
con pazienza, lucida giocosità
inserisce a una a una le perle
nel filo
cercando la combinazione originale
che ristabilisca
l'ordine infranto.
Certo,
non è detto che la trovi
scire ne fas
ma prezioso il fermaglio di
colui che si lascia inondare
dalla luce
perlacea
dell'aurora.


Giovanna Jacqueline C.

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