O il posto dove Lui chiese a Lei di sposarlo
Foto sfocata, un Iphone e l'attesa dei nostri ospiti.
Semplici ingredienti per questo ultimo weekend di maggio, la cui essenza lieve e confettata è presto raccolta in un roseto rampicante, quasi a voler suggellare la direzione e il verso di un amore che {è} al di là di ogni nesso temporale logico, prima ma anche dopo di tutto.
Oltre i riti che per consuetudine e per convenzione sociale rendono un'unione ufficiale,
Oltre i baci, di cui una storia si nutre e si fa grande, indicizzati al presente, sempre perduti, sempre da riconquistare,
Oltre l'istante fresco in cui ho capito che esistono - ma per davvero - le proposte di matrimonio con il principe azzurro, la principessa rosa e un borgo di pietra ad ascoltare il di Lei imbarazzato silenzio (perché, per quanto una donna innamorata l'attenda, "mi vuoi sposare?" è sempre una domanda che ti coglie impreparata) e lo sguardo goffo di Lui, un gobbo di Notre-Dame dell'amore.
Oltre tutto questo esistiamo noi, giovane coppia di eterni fidanzati, a testimoniare - un anno dopo - il loro "vissero felici e contenti", a rinnovare la nostra di promessa informale, a farne di nuove, a cercarci ancora.
Sarà per sempre, tra rose e spine, quando è Un amore con ironia.
Giovanna Jacqueline C.