giovedì 19 giugno 2014

Terrestri sognatori

Odio il rumore dei clacson sull'asfalto rovente di un'estate in sordina, tradita dalla brezza leggera proveniente da sud e dal mare. 
Una carezza addormenta i colori, li sospende in pastelli brillanti e incastonati tra terra e cielo, costringe noi a rallentare. I nostri pensieri, denudati, indecisi, si interrogano se restare o tramutarsi in polvere d'argento.


La tendenza delle serate più glamour è all'insegna del colore nella sua essenza lunare, un gioco di sovrapposizioni scivolose e cangianti, fragili come la nostra Terra, come le creature che la abitano e che appaiono l'un l'altra alla guisa di extra terrestri in disperata ricerca di amore. 




Una storia stupenda (letta appena due anni fa, quando ancora non esistevano né il blog né il mio studio di comunicazione e project management) rende ragione a quanto la moda ha intuito prima di tutti noi, semplicemente intercettando le correnti emozionali della nostra vita esteriore, come fa da oltre duemila anni...


Parla della Luna e del Sole ed è silente la sua forza vitale, anima rock in un corpo romantico e arrotondato, energia di vibrazione, zampilli tremuli alternati a cascate di acque calde, accoglienti, il femminile materno che incontra l'ecce homo di vitruviana memoria.

"C’era una volta un Lui fatto di notte. Ombra di ombre, passo solitario, molte notti camminò per incontrarla.

C’era una volta una Lei fatta di giorno, Bagliore color del grano, pura danza di luce, molti giorni camminò per incontrarlo.

Molto tempo si cercarono il Lui e la Lei. 
Molte volte inseguì la notte il giorno. 
Sapevano entrambi, il Lui e la Lei, che cercavano qualcosa d’introvabile, sembrava impossibile, che mai e poi mai…

E poi arrivò l’alba, per il Lui, per la Lei. Per sempre."

da Racconti per una solitudine insonne, Subcomandante Marcos



Ci sono sempre un Lui e una Lei e nel mezzo la giocosità di un inchino, 
la prima lezione di danza...

Giovanna Jacqueline C.

Nessun commento:

Posta un commento