martedì 20 gennaio 2015

Un'ora sola ti vorrei

Sessanta minuti esatti per staccare da tutto, tranne dai propri batticuori, 
che sono tanti in un giorno, che a volte anche la testa fa fatica a registrare...

Sessanta innocue porzioni di orologio che non fanno ingrassare, ma nutrono a perfezione la parte fanciulla nascosta in ognuno di noi, la noia che è direttamente proporzionale all'invenzione e lo è indirettamente all'attesa, il tempo vuoto che si fa pian piano spazio, il silenzio, quella zona franca che d'improvviso comincia a raccontare:

"C'era una volta una danza ed - ecco - c'è ancora... "


Sì, perché in fondo quando stai bene nella tua pelle stesa al sole, quando il sale guarisce le ferite e le idee prendono corpo agli angoli più distratti del cuore, quando l'unico senso ammesso del dovere coincide con la voglia di ricominciare a contare da capo, di imparare, allora ogni giorno porta con sé l'ebrezza contagiosa di una nuova coreografia da testare.

La Vita come la danza, un movimento che desideri e che desiderando crei, che studi, provi e non ti stanchi mai di migliorare. 

E cambiare. 

Giacché se tutto scorre e l'uomo è per sua definizione mobile, non cambia invece quel senso di liberazione profonda che la cura di sé, la disciplina e la possibilità di sbagliare rendono concretamente esperibile nelle giornate normali, fitte di impegni ma anche di contrattempi blu, di rumors, faccende, emergenze e le mille divagazioni del caso. 



Un'ora sola {...} vorrei e mi ritaglio, un appuntamento intimo e personale per rinnovare le promesse di amore verso di me che - sole - mi permettono di amare gli altri, la mia famiglia, gli amici, il lavoro, persino le commissioni urgenti.

Poi arrivi tu. 

Io ho appena finito di ballare, immersa nel buio, la playlist del tempo delle mele. Ti guardo mentre osservi la scena tra il perplesso e il divertito e basta questo a riconnettermi a te, al nostro mondo. 

Perché alla fine sono felice quando ballo da sola, 

...ma l'amore è meglio quando c'è! 

Photo Courtesy: Catalina Alvarez Photography

Giovanna Jacqueline C.

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