martedì 7 gennaio 2014

Giardino d'Inverno


Ricomincio da qui
Da un'effimera illusione
Mi risveglio e ci sei
Ancora tu
Qui

Adoro la sbuffante routine di un giorno feriale, residuo attivo della lenta carezza che ci ha avvolto in questi primi giorni di Inverno, viva eppure come cristallizzata, un giardino prezioso, popolato da specie rare, dove è dolce perdersi ed è permesso, addirittura, cadere. 



L'errore fa parte del gioco alla stregua della conquista provvisoria e del jolly, non esistono carte migliori o peggiori, nessun effetto speciale, solo la norma dettata dall'intuizione e dal cuore. 

Condizione necessaria per riappropriarsi della propria canzone de vie, per staccare dal chiodo le ballerine incipriate dal tempo buono dei sogni e compiere un altro passo in avanti, un altro anno... 

Ancora tu, riflesso di bambina dai capelli color castagna, che non vuole scegliere tra Pippi Calzelunghe e Mary Poppins, l'una o l'altra, ma nel frattempo ha acquisito forme di donna e scrittrice, sotto la pioggia battente di un weekend affezionato al camino, ai cardigan di lana spessi e ai tè speziati, tra pasti improvvisati, home theatre e lunghe ore a letto a lasciarsi riposare. 


Conquista recente di questa pausa natalizia è il pisolino post tramonto, che ho scoperto essere un'occupazione dilettevole e importante, dando la giusta carica per assaporare il caffè della sera, servito sul divano dopo aver dato il via alla lavastoviglie e prima delle telefonate alle amiche e alla mamma. Un momento di lessico familiare di cui vado gelosa, nutrito di gesti semplici, non raffinati, zuccheri grezzi a rilascio graduale dal mattino seguente, quadranti senza lancette, orologi a cui donare le ore (*).


E ci risiamo, qui, tra il visibile e l'intellegibile.

Magnolie che si specchiano, Giacomo Balla (1938)

Giovanna Jacqueline C.


(*) Seguendo il pensiero di Derrida, la nostra esistenza più autentica si dà in "un frammezzo tra presenza ed assenza, tra pienezza e mancanza, unico luogo in cui sembra aprirsi la possibilità di un incontro autentico con l’altro, per vedere o intravvedere il mondo e partecipare ad esso, alla sua vita, nella difficile condizione di assenza-e-presenza di colei o di colui che si ama." 

6 commenti:

  1. Gio mia adorata Gio ...commento e poi torno su e ti rileggo..lo farò ancora tante volte..perchè riesco a vederti ..a sentirti..e mi piace così tanto prendere il tea con te..davanti al camino..
    Lisa

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    1. Tea... Te... Grazie, Lisa, perché insieme stiamo componendo la nostra canzone, fatta di pause, vibrazioni, ricerca della prossima nota. Ti sento anch'io e, lo sai, il mio 'giardino' è sempre aperto per una donna che ragiona con il cuore (come sei tu). Un abbraccio forte forte, G.J.

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  2. L'amore circola ... e sorrido .... grazie di esistere. .. Arianna

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    1. Esistere e sorridere di noi... Che sia un anno leggero, con il vento tra i capelli e i sogni a mezz'aria, dove il cuore acquista quota e rossore (sì, ci immagino proprio così, con le guance arrossate dall'aria pungente dell'inverno, mentre corriamo a perdifiato in un giardino segreto, con un cancello intarsiato di argento e di neve, tra cipressi secolari, ghiande, fontane silenti, laghetti ghiacciati...). Merci à toi, Arianna

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  3. Ti leggo per la prima volta grazie a Lisa che ha condiviso queste parole e che ringrazio perche leggere frasi cosi scalda il cuore. ..anche lontana dal camino!
    Buona giornata!Viviana

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    1. Cara Viviana, mi scuso per il ritardo con cui ti rispondo. Nei primi mesi di vita del blog avevo ancora le idee poco chiare sui meccanismi di funzionamento e purtroppo mi sono sfuggiti alcuni commenti. Mi auguro di avere presto nuove occasioni di scambio con te e ne approfitto per ringraziarti delle gentili parole: non io, ma tu, Lisa e ogni singolo lettore rendete vive le mie riflessioni a mezz'aria. Un abbraccio, Giovanna

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