"Ora mi siedo e scrivo
un discorso semplice
in cui ti comunico
come tutto questo è iniziato
e come non riesco ancora
a cacciare dalla testa
il fragore del mare"
Hado è una parola giapponese che significa "cresta dell'onda".
Indica la vibrazione energetica estremamente sottile all'origine della creazione.
Il dottor Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, grazie all'utilizzo della M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer), ha misurato l'intensità di Hado e ha dimostrato che l'acqua può migliorare le condizioni fisiche delle persone. La sua ricerca si è concentrata, inoltre, sulle immagini dei cristalli di acqua ghiacciata.
Emoto ha messo a punto una tecnica che ha consentito di fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani musicali, ma anche di pensieri e stati d’animo, rendendo tangibile l'influsso di questa sottile energia, non visibile all'occhio umano eppure in grado di influenzare la materia.
Emoto ha messo a punto una tecnica che ha consentito di fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani musicali, ma anche di pensieri e stati d’animo, rendendo tangibile l'influsso di questa sottile energia, non visibile all'occhio umano eppure in grado di influenzare la materia.
L’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve, l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.
L'acqua ci ascolta, dunque, e memorizza sul suo nastro magnetico le vibrazioni dei nostri pensieri e delle emozioni più intime, offrendoci la prospettiva di una bellezza possibile nel linguaggio figurativo dei suoi cristalli.
Così ho capito il mare, quell'acqua che fin dai primi ricordi mi ha conquistata, che ancora oggi mi sorprende incantata come una bambina mentre osserva la madre che si trucca e appunta i lunghi capelli castani, in religiosa ammirazione. Seguendone l'orizzonte con un dito...
Stare a galla e nuotare, la differenza tra loro si gioca nella leggerezza liberata all'impatto, nella precisione di due corpi a contatto su una superficie mobile, nella loro alleanza spazio-temporale. E quando arrivi lì, ci sei, e puoi sentire chiare le onde del tuo cuore.
Giovanna Jacqueline C.
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